Lavorare in proprio
In tempi incerti come questi, moltissimi italiani rimasti senza lavoro o che devono ancora trovare il loro primo impiego, sognano di poter intraprendere un’attività dove non abbiano un capo o un responsabile a decidere per loro. Di recente, la crisi causata dalla pandemia che ha tristemente coinvolto il mondo intero, ha reso palese ed evidente che, quando il gioco si fa duro, sono proprio i lavoratori che dipendono da altri privati a pagarne per primi le conseguenze. Lavorare in proprio, quindi, non è soltanto un sogno dettato dalla voglia di indipendenza, ma un vero e proprio modo per ripartire in un periodo in cui tutto sembra fermo.
Ma come si può iniziare a lavorare in proprio? Ci sono diversi metodi, alcuni dei quali possono essere avviati da chiunque abbia abbastanza determinazione da mettersi in gioco: si può, ad esempio, puntare ad imparare, tramite un periodo di apprendistato o un corso di formazione, un mestiere in proprio, come ad esempio quello dell’idraulico; in alternativa, se si è convinti di avere un’idea che possa avere un effettivo successo sul mercato, si può provare ad avviare una vera e propria azienda anche se non si hanno grandi fondi a disposizione.
Quali sono i lavori in proprio
Ci sono diversi mestiere che possono essere intrapresi senza dover rispondere ad un capo o a un responsabile. Certo, alcuni di questi richiedono un iniziale periodo di apprendistato, di studio o un investimento iniziale, ma è un prezzo che si deve essere disposti a pagare per la liberta e l’indipendenza che uno di questi mestieri offre. Uno dei primi consigli è di intraprendere la carriera del riparatore artigiano, senza legarsi a nessuna grossa catena: oltre al già citato idraulico, che si può occupare anche d’installazione condizionatori a Torino, vengono sempre molto richiesti fabbri, elettricisti, tecnici del computer o altre figure professionali in grado di svolgere riparazioni che la maggior parte della gente non è in grado di fare da sola.
Un altro consiglio è quello di investire, se ne si ha la possibilità, in un’attività che possa essere redditizia e che non richieda di legarsi a una grossa catena: aprire un ristorante, un pub, un locale e trovare dipendenti fidati che lo gestiscano perfettamente anche in assenza del proprietario può essere un investimento. Se non si hanno a disposizione molti fondi, è possibile iniziare con delle piccole attività, come un centro per il baby sitting o per la cura degli animali, e successivamente espandersi ed assumere dei dipendenti.
Finanziare il proprio sogno lavorativo
Se si è convinti di avere un’ottima idea, si crede nel progetto ma non si hanno i fondi per autoprodurla, il mondo della rete fornisce una risposta semplice e diretta: esistono dei siti internet che ti permettono di finanziare la tua idea tramite delle donazioni fatte da chi vorrebbe acquistare il prodotto che intendi realizzare. Le piattaforme di crowfunding sono molte, ed ognuna ha il suo pubblico e le sue regole.