Come aprire un affittacamere: breve guida per farlo
Non sono in molti coloro che possedendo una seconda casa sono al corrente del fatto che possono utilizzarla per attività di affittacamere.
Cos’è un affittacamere? Come aprire un affittacamere?
Viene identificata con questa dicitura una struttura recettiva che può ospitare fino a dodici ospiti, fornisce loro un alloggio a fronte di un compenso in denaro. Che differenza c’è con un hotel o un residence? La differenza sostanziale è che si scegli l’affittacamere per brevi soggiorni e per i presti solitamente modici.
Per aprire un affittacamere bisogna rispettare i requisiti previsti dalla legge.
Innanzitutto è un’attività professionale a tutti gli effetti caratterizzata dal fatto che il titolare dell’attività non vive nell’abitazione ed è tenuto ad iscriversi al cosiddetto R.E.C. e ad aprire una partita iva.
Ma quali sono le cose da fare per aprire un’attività di affittacamere.
Innanzitutto va fatta la consegna della SCIA, con il titolare dell’attività che è tenuto ad andare in comune presentando la documentazione per l’inizio dell’attività:
- carta d’identità e codice fiscale del titolare
- l’ubicazione del futuro affittacamere e la sua disposizione interna
- il numero dei posti letto e dei servizi igienici a disposizione dei clienti.
Una volta presentata questa documentazione il comune effettuerà le dovute verifiche con ispezioni e sopralluoghi.
Bisogna inoltre che il proprietario della struttura debba dichiarare pubblicamente i prezzi, sempre al comune dove risiede l’attività esponendoli in bella vista all’interno della struttura.
Qual è l’arredamento minimo che devono avere le camere? Un letto, una sedia, un armadio, un cestino per i rifiuti e una scrivania.
Inoltre bisogna che gli appartamenti abbiano caratteristiche strutturali precise: la presenza del bagno per i disabili e almeno un bagno per ogni tre camere.