I sintomi del rischio stress lavoro-correlato

In Italia una larga fascia di popolazione è soggetta allo stress lavoro-correlato.  

In Italia, la fascia di popolazione compresa tra i 45 e i 55 anni corre un alto rischio di essere vittima di stress, in particolare di stress lavoro-correlato che colpisce fasce demografiche sempre più ampie e in particolare donne, precari e persone che lavorano più di 50 ore alla settimana.

Lo stress è diventato ormai un problema mondiale, riconosciuto come frequente causa di malattia, problemi psicologici, comportamentali e  psicofisici che influiscono in maniera negativa sullo stato di salute generale dell’individuo. Per fornire aiuto e sostegno ai lavoratori sono stati sviluppati servizi di counseling aziendale come quelli forniti da ISSIM. ISSIM, Istituto per il Servizio Sociale nell’Impresa, è specializzato in welfare per l’impresa e offre counseling specializzato su misura, studiato per superare problematicità della vita privata e lavorativa e per limitare le possibili fonti di stress. Il counseling non ha solo una funzione preventiva ma permette anche al soggetto già vittima di stress di riprendere in mano la propria vita e di non sentirsi più sovrastato d
alle difficoltà.

I sintomi divisi per aree dello stress lavoro-correlato 

Lo stress lavoro-correlato porta con sé, molte implicazioni. Vediamo quali sono i principali sintomi e quali comportamenti insorgono nelle prime fasi dello stress.

Problemi comportamentali

Lo stress lavoro-correlato provoca inevitabili cambiamenti nel comportamento delle persone, tra questi: l’indecisione, l’insicurezza, la mancanza di autostima, l’impulsività e l’insorgere di dipendenze come il consumo di alcol, sigarette, caffè, fino alle droghe, nelle situazioni più gravi.

Problemi lavorativi

Questo tipo di problemi influiscono sulla quotidianità professionale e possono portare il soggetto anche al licenziamento. L’assenteismo, i problemi disciplinari, la conflittualità e la bassa qualità delle prestazioni lavorative sono i sintomi che si verificano con maggiore frequenza. Il soggetto non è più in grado di rispondere alle richieste lavorative e inevitabilmente la resa cala. Questa dinamica innesca un circolo vizioso di sconforto e cattive prestazioni dal quale è molto difficile uscire senza l’aiuto di un professionista.

Problemi psicologici

La scarsa concentrazione è uno dei sintomi dello stress lavoro-correlato. Unito alla stanchezza cronica, all’ansia e all’angoscia, il lavoratore può sviluppare stati depressivi, talvolta molto gravi. Tra le altre conseguenze, il pessimismo, il cattivo umore e gli attacchi di panico inducono il soggetto ad evitare gli spazi aperti e il confronto con amici e colleghi.

Problemi psicosomatici

Questo complicazioni derivano da problematiche psicologiche che causano disturbi fisici. I problemi psicosomatici sono molto comuni quando si manifesta lo stress lavoro-correlato. Tutto quello che l’individuo prova si ripercuote sul suo fisico: mal di pancia, mal di testa, problemi di insonnia o problemi dermatologici possono essere tutti risultato di situazioni di affanno.

Pianificare sessioni di counseling e offrire servizi di welfare adeguati sono best practice fondamentali per contrastare l’insorgere di picchi di stress e per supportare i lavoratori maggiormente a rischio nella loro vita professionale.

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