L’ITALIA È PRIMA IN EUROPA NEL RECUPERO DEI MATERIALI EDILI, CON SEIPA L’EFFETTIVO TASSO DI SOSTITUZIONE È SUPERIORE AL 50%

Italia è leader europeo del settore attestandosi al 98%, seguono Germania che si colloca al 94% ed altri Paesi come Francia, Spagna e Polonia che si posizionano intorno al 74%. In tutta Europa, però, l’effettiva sostituzione dei materiali è molto scarsa.

Da noi il 98% dei rifiuti inerti viene riciclato, ponendosi così il nostro Paese come leader europeo. «Peccato poi che l’effettiva sostituzione dei materiali risulti molto scarsa, pari allo 0,4%» sottolineano gli specialisti del Gruppo Seipa, realtà impegnata dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali e servizi per le attività di costruzione e demolizione (C&D).

Al secondo posto nel recupero dei materiali edili troviamo la Germania, che si attesta al 94%, e seguono poi altri Paesi come FranciaSpagna e Polonia, che si attestano intorno al 74%. Ma in tutta Europa l’effettivo reimpiego è poi scarsissimo.

Le tecnologie ci sono, ma evidentemente le logiche e gli interessi sono altri. Un caso a parte è quello del Gruppo Seipache cambia totalmente lo scenario e costituisce un vero punto di svolta per un futuro veramente sostenibile.

Affermatosi come pioniere nel settore del riciclo dei rifiuti inerti, il Gruppo Seipa ha dimostrato che la sostenibilità può essere economicamente vantaggiosa.

Nel 2023, l’azienda ha registrato un successo senza precedenti, reintroducendo sul mercato volumi di materie prime-seconde tripli rispetto agli aggregati vergini.

Grazie ai prodotti innovativi BeCoMix® e BeCaVit®, Seipa ha creato soluzioni di alta qualità per sottofondazioni e cavità sotterranee, contribuendo significativamente a ridurre la dipendenza da risorse naturali. 

Non vi sono più limiti tecnici o economici. «Il riciclo di rifiuti inerti è una pratica circolare che genera benefici ambientali risparmi economici nel lungo termine» afferma Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipasottolineando come il percorso intrapreso dal gruppo sia stato frutto di investimenti e ricerca costante.

«Nel 2008 —prosegue Ciaraffoni— ci trovavamo in una situazione opposta a quella attuale. Oggi, grazie al nostro impegno, i materiali riciclati sono tra i più richiesti ed apprezzati dal mercato».

L’esperienza di Seipa dimostra che, con investimenti adeguati ed una visione a lungo termine, il settore delle costruzioni può diventare un pilastro dell’economia circolare, riducendo drasticamente l’uso di risorse naturali e promuovendo pratiche sostenibili in tutta Europa.

L’azienda ha certificato tutti i prodotti derivanti dalle procedure di riciclo, assicurando un processo di qualità e disponendo oggi dei più moderni impianti per la produzione di asfalti con elevate percentuali di R.A.P., a norma CAM e certificato UNI PDR 88:2020.

Il gruppo si distingue proprio per aver realizzato impianti all’avanguardia, per capacità di lavorazione e caratteristiche tecniche, per la lavorazione dei rifiuti inerti avviabili al trattamento di riciclo, disponendo di 2 importanti impianti atti al recupero degli inerti riciclabili, dislocati rispettivamente nella sede di Via di Porta Medaglia (Seipa SRL) ed in quella di Via Ardeatina (Ardeatica Discarica SRL).

Gli impianti sono dotati di tecnologie di interconnessione INDUSTRIA 4.0 per il continuo controllo dei processi, della qualità di produzione e soprattutto per l’automazione di alcune loro funzioni, ai fini di un miglioramento delle condizioni di sicurezza operativa.

Il gruppoSeipa da anni certifica i propri impianti di recupero degli inerti ed i propri processi per garantire una filiera trasparente e sostenibile. Gli sforzi del management si sono da sempre concentrati sull’integrare tecnologie e pratiche orientate al riciclo dei rifiuti inerti proveniente dalle attività di costruzione e demolizione infrastrutturale e residenziale, divenendo una delle più importanti imprese nell’economia circolare di settore, sia per i volumi trattati che per la costante innovazione e ricerca sui materiali reintroducibili sul mercato.